chiesa sant'Ambrogio
Il progetto di intervento prevedeva la messa in sicurezza del lacerto situato nella zona absidale della Chiesa di Sant’Ambrogio.
Nella prima fase la pulitura superficiale, mediante spazzole e pennelli molto morbidi, ha permesso l’eliminazione dei depositi incoerenti sulle superfici
Sulla superficie dipinta è stata testata la resistenza all’acqua, per poter procedere con sicurezza.
Al test la pellicola pittorica è risultata fortemente coesa e altamente resistente e questo ci fa presumere
che la tecnica artistica utilizzata dall’autore sia ad affresco.
Il lacerto presentava distacchi strutturali di spessori variabili tra i due millimetri ed i sei centimetri, e solo
con la stesura di un salva-bordo si è potuto procedere al
consolidamento strutturale. Prima di eseguire il salva-bordo, iniezioni di acqua demineralizzata hanno permesso di ripulire, in modo parziale, dai detriti che, nel corso del tempo, si sono depositati tra l’intonaco dipinto ed il supporto.
La stesura del salva-bordo è stata eseguita partendo dal perimetro della zona bassa.
L’intonaco di salva-bordo è costituito da Calce Idraulica Romana e sabbia fine di fiume.
Dall’analisi visiva del lacerto posizionato sulla sinistra –vedi, è stato possibile individuare il sovrapporsi di strati :
1. Supporto murario in pietra
2. Intonaco d’arriccio di calce
3. Intonaco pittorico sottile e liscio
4. Arriccio di calce più recente
5. Intonaco di finitura con coloritura a bianco di calce e tracce di colore
Lo strato è ricoperto da concrezioni
coerenti di depositi superficiali, ma si
intravede il colore rosso sottostante
che, durante la fase di restauro potrà
essere riportato alla luce.
Le pareti della chiesa presentano due stratificazioni di arriccio e intonaco, il primo, più antico, presenta
vistose coloriture, ed oltre al lacerto sul quale si è intervenuti con la messa in sicurezza, sono visibili due
piccole porzioni ancorate alla parete interna sinistra entrando dall’arcata del portone centrale.
La documentazione che segue rappresenta in azzurro le porzioni di arriccio di calce definito strato 4 ed in
giallo l’intonaco con scialbo di calce definito strato 5. Dalla sola indagine visiva non è stato possibile definire
se sotto questi strati a vista sono ancora presenti gli strati 2 e 3, definiti 2 come primo arriccio di calce,
il più storico che ha una tonalità nocciola chiaro e si adagia alla struttura muraria seguendone la forma, e 3 l’intonachino pittorico dipinto, realizzato ad affresco.