BASILICA SAN VITTORE MARTIRE
Si parla di un complesso di tre edifici risalenti all’epoca romanica: la Basilica vera e propria, la torre campanaria ed il Battistero.La Basilica, dedicata a S an Vittore Martire, ha il paramento esterno costituito da blocchi di pietra irregolari, presenta aperture monofore con arco a tutto sesto ed archetti pensili come unica decorazione a facciata salienti.La struttura interna è a pianta longitudinale con soffitto a capriate lignee. Le tre navate , con rispettive absidi sono divise da arcate a tutto sesto sostenute da pilastri a base quadrata alternati a colonnine
con capitello, recuperi di epoca romana.
DIAGNIOSTICA
liv.1 : una più antica stesura di intonaco con apparato decorativo a graffito monocromatico bianco racchiuso da decorazione a finti mattoni.
liv.2 : apparato decorativo caratterizzato da elementi modulari, floreali e tondi naturalistici con riferimenti biblici.
liv 3: finitura a tempera magra
STATO DI CONSERVAZIONE
Le pareti interne presentavano una colorazione a tempera altamente compromessa;Le cappelle laterali presentavano ampie ricostruzioni ad intonaco e tinteggiatura azzurra con evidenti tracce di infiltrazioni;
La decorazione a graffito del catino absidale era compromessa dalla pre- senza di effluorescenze saline ed am- pie ricostruzioni in gesso.
PULITURA PARETI
1. rimozione dei depositi non coerenti con ausilio di pennellesse morbide
2. rimozione meccanica degli scialbi (tempera 1938) per mezzo di spazzolini in setola artificiale
3. pulitura delle superfici con spugne naturali ed acqua satura di carbonato d’ammonio
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PULITURA ABSIDI
Il catino absidale maggiore presentava decorazione a graffito monocromatico che terminava nell’arco trionfale con mattoni dipinti; al centro si trova la croce di Costantino.
I mattoni dipinti a tempera corrispondevano con l’intervento del 1938, quindi rimossi meccanicamente con martelline
Si è cosi riportata alla luce la continuità della decorazione a graffito pulita con acqua deionizzata satura di carbonato d’ammonio ed asportate le vecchie stuccature in gesso.
ABSIDE, CAPPELLA, SACRESTIA
L’absidee stataoggetto dimassicciointerventodimanutenzionechenehacompromesso la decorazione interna: è presente sul lato destro un lacerto di affresco raffigurante San Sebastiano e San Michele Arcangelo (rinvenuto dopo intervento di discialbo).
In corrispondenza dell’affresco si è intervenuti con impacchi di polpa di cellulosa imbibi- ta di alcool etilico, per il rigonfiamento della pellicola soprammessa, e azione meccanica a bisturi per l’asportazione della stessa.
DESALINIZZAZIONE, CONSOLIDAMENTI, REINTEGRAZIONE CROMATICA
Le effluorescenze saline sono state asportate con pennellesse morbide e successivi impacchi di acqua deionizzata e carta giapponese sino al competo esaurimento dei cristalli salini.
Il consolidamento strutturale ha interessato tutte le zone decoese rilevate tra- mite percussione manuale: iniezioni di malte a basso peso specifico (LEDAN CIE Tecno Edile Toscana))
Per le integrazioni strutturali, ricostruzioni e salvabordi si è utilizzato un impasto di calce idraulica bianca (CEPROI60)e sabbia di fiume.